Peregrinatio Mariae Correggio

VISITA DEL CARD. CASTRILLON HOYOS DURANTE LA PEREGRINATIO MARIAE

Chiesa gremita per il prelato che ha definito il Paese bosniaco il confessionale del mondo
Il cardinale sdogana Medjugorje
Di F. Ghizzoni e A. Zambiano – Giornale di Reggio

Basilica di San Quirino gremita di fedeli per la visita del Cardinal Dario Castrillon Hoyos, presidente della pontifica commissione Ecclesia Dei. Nell’occasione della Peregrinatio Mariae, ha pontificato la messa preceduta dal solenne ingresso in Basilica assieme ai canonici di San Quirino don Rino Bortolotti, don Romano Vescovi, don Giulio Righi, don Gaetano Incerti e don Claudio Gonzaga. Il prelato, commentando il Vangelo in cui Cristo, morendo in croce, affida la Madre al discepolo Giovanni, ha affermato che con queste parole «la Beata Vergine Maria ci è stata donata da Gesù come suo dono personale e in questo clima di affidamento e consacrazione a Maria si svolge ogni peregrinazione della Vergine, come quella che sta avvenendo qui a Correggio.
Non è possibile conversione senza una vita di preghiera». Il cardinale ha osservato che nelle apparizioni di Fatima è evidente come la Madonna ci chieda innanzitutto la preghiera. «L’Angelo propone ai tre fanciulli e a noi prima di tutto la profonda adorazione di Dio, accompagnata alla pratica delle virtù teologali e alla preghiera di riparazione. Sempre a proposito di preghiera, il carattere deciso e la sua fedeltà al Magistero alla Chiesa, hanno poi consentito al Cardinale di stigmatizzare senza tentennamenti l’episodio accaduto a Lourdes durante il recente viaggio del Papa, dove un sacerdote ha modificato l’Ave Maria: «Quel sacerdote è stato più saggio dell’Angelo Gabriele, più saggio di Santa Elisabetta e più saggio della Chiesa (autori dell’Ave Maria)», ha commentato in modo sarcastico il prelato. Il porporato ha poi ricordato come «la devozione alla Madonna deve essere alimentata alla luce della rivelazione, della tradizione e del magistero della chiesa. Ogni generazione, ogni cristiano, ogni sacerdote, ogni religioso e religiosa, deve accogliere Maria come Madre e Regina nella propria vita». Citando Giovanni Paolo II, il cardinale ha osservato che «una particolare manifestazione della maternità di Maria riguardo agli uomini sono i luoghi nei quali ella s’incontra con loro.
Ciò è evidente soprattutto nei santuari mariani, che attirano fedeli da tutti i continenti, come Fatima, Lourdes e, ultimamente, Medjugorje. Del Paese bosniaco, il prelato, nell’incontro con i sacerdoti, aveva precedentemente, espresso giudizi più che lusinghieri definendolo anche «il confessionale del mondo». Una frase che fa comprendere come anche ai livelli alti dei sacri palazzi, pur non essendo ancora state riconosciute le apparizioni dei sei veggenti (una di queste, Marja, recentemente a Reggio ), che si susseguono da oltre 20 anni, si riconoscano i frutti spirituali di Medjugorie, primo requisito per una approvazione della Chiesa. Pertanto, «la nostra fede diventerà sempre più eucaristica, come quella dei pastorelli». La Peregrinatio Mariae continua per tutta la settimana. Questa sera alle 21, l’arcivescovo di Modena Benito Cocchi presiederà la Messa nella Basilica di San Quirino.
Nel corso della celebrazione saranno ricordati i sacerdoti e i laici uccisi in odio alla fede durante la seconda guerra mondiale. Particolare attenzione sarà riservata al seminarista Servo di Dio Rolando Rivi, per il quale il vescovo modenese ha iniziato la causa di beatificazione, e don Umberto Pessina, il parroco assassinato nel 1946. Venerdì sera il vescovo ausiliare di Reggio Lorenzo Ghizzoni, celebrerà una messa per i giovani alle 21. Grande rilevanza avrà la processione a Correggio di sabato sera, alle 21, guidata da monsignor Salvatore Vitiello, docente di Teologia alla Cattolica di Roma.

La Peregrinatio Mariae si concluderà domenica 5 con la Messa delle 10:30 presieduta da Mons. Landini in cui verrano ricordati gli anniversari di matrimonio. Alle 15:30 della stessa giornata il Vescovo di Fidenza Mons. Carlo Mazza, guiderà il Vespro Solenne e la processione verso l’eliporto di Correggio, da dove la Madonna ripartirà.

La Madonna di Fatima è stata accolta domenica scorsa da circa 4000 persone presso l’eliporto di Correggio e di qui ha avuto luogo un’enorme processione verso S. Quirino. Neppure la capiente Basilica è riuscita a contenere tutte le migliaia di fedeli accorsi. Oltre alle autorità civili e militari, anche il vescovo di Reggio, mons. Adriano Caprioli, era presente ed ha presieduto la S. Messa in onore della Madonna assieme a numerosi altri sacerdoti. Nel corso dell’omelia il vescovo ha  ricordato come Maria sia non solo nostra Madre, ma anche nostra maestra poiché ella ha sempre detto il suo “Sì” a Dio partendo dal giorno dell’annuncio dell’angelo Gabriele fino ad arrivare ad accogliere l’apostolo Giovanni come figlio dopo la morte di Gesù. Maria è immagine della Chiesa e questa, seguendo la Vergine, “deve comunicare e testimoniare al mondo una visione positiva dell’uomo. Il cristianesimo non è infatti un cumulo di proibizioni moraliste, ma un’opzione positiva”. 

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